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Premio Letterario Comunità Acquafreddese
XLII Edizione 2024

Ultimo aggiornamento: 29 Ottobre 2024
Clicca qui per il bando completo del concorso
Risultati

Dati di partecipazione


Alla 42esima edizione del Premio Letterario hanno partecipato:

- 46 adulti provenienti da tutta Italia, con 29 poesie in italiano, 7 poesie in dialetto bresciano, 14 haiku in italiano, 5 haiku in dialetto bresciano e 19 racconti.

- 7 ragazzi con 4 poesie in italiano e 1 racconto
In totale sono pervenute e state valutate 79 opere.


N.B. Per quanto riguarda i testi pervenuti per la “Categoria ragazzi”, la giuria ritiene che nessuno sia da segnalare.

Opere vincitrici

Elenco delle opere vincitrici del
XLII Premio Letterario Comunità Acquafreddese
in memoria della maestra Rita Piva Zaina
Acquafredda, 27 ottobre 2024


Sezione Poesia in italiano


1° classificato – La vite e la rosa
di Nerina Poggese – Cerro Veronese (VR)
Strutturato in forma di apologo, il testo è giocato su metafore e allegorie, ma il suo significato è evidente e chiaro: l’amicizia supera diffidenze e diversità, rivelando così il suo altissimo valore morale e umano. Accuratezza e ricchezza caratterizzano le scelte lessicali.
2° classificato – Quasi per caso
di Rosa Liliana Serra – Foggia
Sintonia, scoperta, sostegno sono le parole chiave di questa poesia, in cui la finezza dell’amicizia si rivela nelle piccole cose quotidiane: e così attraversare insieme una strada a doppia corsia è chiara metafora delle difficoltà della vita, addolcite da un amico. Scorrevole e curata l’esposizione.
3° classificato – Un gruppo di amici
di Ivan Vicenzi – Sermide e Felonica (MN)
Il simposio, o banchetto amicale di filosofica memoria, è la tipica occasione per ritrovare gli amici e ricordare i momenti spensierati vissuti insieme. La forma accurata si traduce in immagini inusuali e suggestive sullo sfondo di una notte stellata.


Sezione Poesia in dialetto bresciano


1° classificato – Quan te vède rìder
di Velise Bonfante – Rivoltella di Desenzano (BS)
Il riso e il sorriso, si sa, sono contagiosi e questo testo garbato strappa inevitabilmente un sorriso a chi lo legge: anche la fatica di vivere si stempera nella leggerezza che solo l’amicizia riesce a creare. Lo stesso linguaggio adottato nel testo si adegua, passando da termini che sottolineano il peso dell’esistenza ad espressioni rasserenate e rasserenanti.
2° classificato – El Mimmo
di Gianluca Ghizzardi – Gavardo (BS)
Il testo è un racconto in versi allegro e giocoso, con personaggi aderenti al reale. L’eterna “commedia umana” è presentata in quartine ben rimate, che creano un ritmo narrativo coinvolgente e divertente.
3° classificato – Me e te
di Alberto Zacchi – Flero (BS)
La ricerca attenta di rime e assonanze è evidente in questo testo, in cui gli amici sono definiti “gemelli” per quelle affinità elettive che li accomunano e li spingono ad andare contro pregiudizi e stereotipi.


Sezione Haiku in italiano


1° classificato – Confidenze
di Fiorenzo Fedrigo – Negrar di Valpolicella (VR)
La personificazione dell’ultimo verso rende in maniera assai efficace il senso più profondo dell’amicizia: il tenersi per mano. I panni stesi da balcone a balcone senza soluzione di continuità sono la suggestiva metafora di una umanità affratellata.
2° classificato – La rimpatriata…
di Laura Fornaroli – Sant’Angelo Lodigiano (LO)
Le distanze, temporali o spaziali, non possono scalfire i legami d’amicizia più autentici. Ne sono una prova le rimpatriate, dove a farla da padrone sono i ricordi. In questo haiku il vento sembra strizzare l’occhio ai convenuti, soffiando via quel lieve strato di polvere depositatosi sul tempo che fu: solo così il passato può (ri)planare dolcemente nella mente e nel cuore di chi l’ha vissuto.
3° classificato – Briscola in coppia
di Gianluca Ghizzardi – Gavardo (BS)
L’occasione giocosa di una partita a carte, vada come vada, è l’ideale per celebrare l’affiatamento e l’intesa fra amici, che si capiscono al volo anche senza parlare: ed è questo quel che conta, anche se si perde!


Sezione Haiku in dialetto bresciano


1° classificato – Sö le banchine…
di Giuliana Angela Bernasconi – Brescia
Quale attività migliore per trascorrere con solerzia e in compagnia di un’amica le lunghe giornate invernali? Lo sferruzzare è forse uno dei passatempi più atavici e femminili che l’umanità conosca. Le amiche protagoniste del componimento, “intente all’opre femminili” fanno da pendant alla Silvia di leopardiana memoria e dalle loro mani escono centrini, pizzi e merletti, sapientemente paragonati a “falìe” di neve.
2° classificato – Cantù del cör
di Ornella Olfi – Montichiari (BS)
Pur in assenza, l’intima sintonia esistente fra gli amici concede incontri inaspettati ed è significativo che ciò sia espresso dal verbo “sa binòm” , “ci troviamo”: in dialetto, infatti, richiama foneticamente un termine tecnico della matematica, il binomio, e sembra allusivamente sottolineare il vincolo ideale ed affettivo che unisce due amici.
3° classificato – El me socio fidàt
di Gianluca Ghizzardi – Gavardo (BS)
Per l’autore la capacità di ascolto e la discrezione sono elementi imprescindibili in un rapporto di amicizia, doti comunemente appannaggio degli arcipreti. Ben riuscito il riferimento temporale alla notte: la quiete e il silenzio che la caratterizzano sono dispensatori di emozioni e vibrazioni assolute da condividere con l’amico fidato.


Sezione Racconto breve


1° classificato – Le cose vecchie
di Bruno Bianco – Montegrosso d’Asti (AT)
Originale nell’affrontare la tematica dell’amicizia che a volte si esprime anche nelle sue sfaccettature oscure, se non addirittura inconfessabili, il testo presenta una vicenda emblematica, con una prosa scorrevole, ben calibrata, con un uso sapiente del dialogo.
2° classificato – Non ti scordar di me
di Martina Enny – Crema (CR)
Storia delicata, costruita sul simbolismo gentile di un fiore e sulla capacità di intessere legami amicali nonostante le differenze di età e di vissuti. I protagonisti possono così condividere personali difficoltà e paure, mentre il tema sempre attuale della maternità apre ad una prospettiva di speranza.
3° classificato – Il camioncino rosso
di Giorgio Sambenini – Pastrengo (VR)
Racconto naïf, organizzato come una favola per l’infanzia: il camioncino rosso, classico giocattolo per bambini, è il protagonista di una serie rocambolesca di avventure e diventa il simbolo del pentimento e del perdono.


Risultati di tutte le edizioni del concorso:
Premio Letterario Comunità Acquafreddese  XLII Edizione 2024
Premio Letterario Comunità Acquafreddese XLI Edizione
 
 
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